Problemi Relazionali

 

Problemi Relazionali

Le nostre relazioni con le altre persone sono fondamentali per il nostro benessere. Le difficoltà delle nostre relazioni interpersonali e il loro insuccesso possono causare i più svariati problemi e insicurezze nel vivere la nostra vita, che in alcuni casi sfociano in vere e proprie patologie.

Non solo: se i problemi relazionali non vengono trattati in tempo e con efficacia, questi tendono a peggiorare sempre di più. Nella maggior parte dei casi, infatti, portano a molti altri disagi personali, e quindi anche all'insicurezza su se stessi, che porta ulteriore chiusura.

 

I problemi relazionali interpersonali variano molto tra i diversi soggetti. Possiamo raggruppare tre cause principali che li provocano:

  1. Carenza o mancanza di abilità sociali: tanti soggetti si sentono privi delle necessarie abilità sociali per poter gestire ogni tipo di relazione, dalla relazione affettiva al semplice rapporto con il barista per chiedere un caffè.
    In realtà nessuno di noi nasce incompetente socialmente, perchè le abilità sociali si apprendono e si migliorano di continuo. Bisogna solo capire come fare e come "allenarsi" per migliorarle.
    Le principali abilità sociali per entrare in relazione con gli altri sono:
    • Capacità di capire e leggere le emozioni degli altri (empatia),
    • Capire come e quando intervenire in una conversazione (consapevolezza),
    • Saper criticare in maniera costruttiva e non distruttiva,
    • Saper ascoltare in modo attivo, senza dover imporre il proprio pensiero.
    Tutte queste capacità al giorno d'oggi si stanno un po' perdendo. Spesso ci rifugiamo sui social, ci chiudiamo in noi stessi, e non ci gustiamo più la condivisione di una conversazione di persona.
    Un ruolo consistente in questo calo lo ha avuto la tecnologia, che ci riempie di mezzi e "scorciatoie" facili che ci aiutano a non esporci. E spesso a chiuderci!

  2. Paura del giudizio altrui: questo è un problema molto potente, perchè riesce spesso a far crollare i nostri punti di forza: infatti può accrescere molto l'insicurezza personale, che porta a svalutare se stessi ed a far credere di non essere all'altezza degli altri.
    Pensare a se stessi come conversatori noiosi, incapaci e non interessanti, blocca ogni sforzo di interazione sociale. Gli interlocutori in questi casi effettivamente smettono di interagire con il soggetto: ma non perchè è noioso come pensa, ma solo perchè con tutto il suo corpo sta comunicando agli interlocutori che non vuole interagire nella conversazione.
    Non dobbiamo trascurare l'importanza del linguaggio del corpo per entrare in relazione con gli altri. Irrigidire il proprio corpo e non permetterci di esprimere emozioni e stati d'animo crea dubbi e confusioni in chi interagisce con noi. Con il risultato che spesso si viene giudicati in maniera errata.

  3. Convinzioni personali distorte: le convinzioni che si hanno su noi stessi ci possono far vedere una realtà errata, portandoci a credere di non essere in grado di affrontare interazioni con altre persone e di creare e stabilire rapporti con esse.
    Diventa quindi un circolo vizioso: più rinforziamo le convinzioni negative su di noi, più peggioriamo le nostre relazioni sociali e più facciamo crollare l'autostima. Questo ci porta ad evitare ancora di più i contesti sociali, fino anche a sviluppare fobie e quindi vere e proprie patologie.

Difficoltà relazionali nel gruppo

Come vincere le difficoltà relazionali? Un'ottima strategia è quella di allenarsi a capire gli atteggiamenti che si mettono in scena nelle relazioni interpersonali e come essi possono creare le difficoltà relazionali. Cercare quindi di consapevolizzare quali siano le cause scatenanti che mettiamo in campo.

Per far questo è utile cercare di identificare i ruoli che ogni persona incarna all'interno di un gruppo sociale. Ognuno di essi è caratterizzato da abilità (o disabilità) sociali, personalità, obiettivi personali. Tra i vari ruoli possiamo trovare:

  • Conciliante: non ha una personalità molto forte e accetta quasi sempre tutte le opinioni altrui.
  • Deviante: in genere non accetta le "regole" del gruppo e non adegua ad esso la sua personalità.
  • Dipendente: incapace di essere autonomo, accetta le "regole", ma in maniera passiva.
  • Diplomatico: ha in genere un'alta influenza e propone soluzioni diplomatiche per tutti. Crea alleanze, è pragmatico e ha ottime capacità di negoziazione.
  • Dominante: sente il bisogno di primeggiare sempre, a prescindere che abbia ragione o meno. Spesso questo atteggiamento nasconde un complesso di inferiorità sviluppatosi nel passato.
  • Affiliativo: non riesce a vivere rapporti paritari con le altre persone. Ha bisogno di proteggere oppure di essere protetto. Spesso le sue motivazioni e la sua autostima sono molto basse.
  • Antagonista: è il classico contestatore. Assume per partito preso atteggiamenti e opinioni contrarie a quelle della maggioranza. Interrompe senza ascoltare e dice no senza dare motivazioni. Il suo obiettivo primario è quello di provocare.
  • Apatico: privo di personalità, è indifferente a tutto e subisce. Non parla e non interviene mai: il suo obiettivo è quello di essere lasciato in pace. In questi casi è utile ricordargli le sue responsabilità e i suoi doveri o anche dargli ultimatum del tipo "dentro o fuori".
  • Autoritario: il suo atteggiamento è sprezzante, impone il suo punto di vista con gli argomenti adatti. Controbatte senza lasciare spazi: il suo obiettivo è quello di sottomettere. Con questa tipologia di persone bisogna giocare con astuzia, comunicazione, pazienza.
  • Capro Espiatorio: è colpevolizzato costantemente. Non controbatte quasi mai e subisce da vittima le tensioni che si creano nel gruppo. Accumula molta rabbia, ma non riesce ad esprimerla. Quando scoppia lo fa in maniera eccessiva e sbagliata, magari scaricando la frustrazione ai non diretti interessati. Per aiutare questi soggetti si cerca di ridefinirne la posizione all'interno del gruppo. E' importante perchè a lungo andare il suo atteggiamento potrebbe danneggiare anche gli altri del gruppo, oltre naturalmente a se stesso.

 

Le difficoltà relazionali si sviluppano da una mancanza di capacità di comunicare in modo semplice, chiaro e diretto.
Il saper comunicare con le persone e anche il saper ascoltarle in modo efficace, svolgono una funzione preventiva contro questi problemi. E risolvono le difficoltà relazionali!

 

Affronta i tuoi problemi in maniera attiva, prima che sia troppo tardi!

Contattami ora e capiamo insieme come risolvere i tuoi problemi. Non perdere tempo!

 

 

 

 

 

Dott.ssa Maria Sorbello

 


Psicoterapeuta e Psicologa Clinica

Tel. 347.6759837

 

 

 

 

 

 

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